Come la ruggine consuma il ferro, così la invidia consuma gli invidiosi.
Bisogna badare ai nemici, perché sono i primi a notare i nostri errori.
La scienza più necessaria è quella di non dimenticare ciò che si è appreso.
Se prendi una bella moglie non l'avrai solo per te, se la prendi deforme sarai solo tu a scontare la pena.
È meglio lottare con pochi buoni contro tutti i malvagi che con molti malvagi contro pochi buoni.
Ogni qual volta che un amico ha successo una piccola parte di me muore.
Gli uomini oggetto di invidia sono destinati a scomparire: alcuni verranno eliminati, altri cadranno. La prosperità è inquieta: si tormenta da sé.
Il male è che se c'è qualcosa di bello qualcuno vuole che sia brutta. Il male è un bambino che piange perché ha paura di mostri che non ci sono. Il male è non essere capaci di ballare e decidere di maledire chi balla invece di imparare a farlo.
Un io feroce: ecco l'invidioso.
L'invidia è quel sentimento che nasce nell'istante in cui ci si assume la consapevolezza di essere dei falliti.
L'invidia somiglia molto all'amore: essere invidiato è quasi essere amato.
Il ferro è consumato dalla ruggine, l'invidioso dal suo vizio.
Ciò che rende terribile questo mondo è che mettiamo la stessa passione nel cercare di essere felici e nell'impedire che gli altri lo siano.
L'invidia non arriva mai al ballo vestita da invidia. Arriva vestita da qualcos'altro: ascetismo, standard elevati, buonsenso.