Bisogna badare ai nemici, perché sono i primi a notare i nostri errori.
È meglio lottare con pochi buoni contro tutti i malvagi che con molti malvagi contro pochi buoni.
Come la ruggine consuma il ferro, così la invidia consuma gli invidiosi.
Non si deve far smettere chi contraddice contraddicendolo, ma bisogna convincerlo: neppure il pazzo infatti è curato da chi diventa a sua volta pazzo.
Un avaro non può mai essere virtuoso.
Aveva questo Marcovaldo un occhio poco adatto alla vita di città: cartelli, semafori, vetrine, insegne luminose, manifesti, per studiati che fossero a colpire l'attenzione, mai fermavano il suo sguardo che pareva scorrere sulle sabbie del deserto.
Ogni cosa si può dire con la parola giusta: tra quattro aggettivi, non lasciarne tre, e nemmeno due: uno solo, ma che sia insostituibile.
Quel che conta nella buona fotografia è l'attenzione alla condizione umana.
Bada alle piccole spese: una piccola falla affonda una grande nave.
Uno stato di attenzione, l'essere ricettivi al materiale che il paziente sta producendo, si avvicina ad una pre-concezione e perciò il passaggio dall'attenzione alla pre-concezione è rappresentato, sulla griglia, da uno spostamento da D4 a E4.
La polizia è il pubblico e il pubblico è la polizia; nella polizia devono esserci solo i membri del pubblico, pagati per prestare attenzione a tempo pieno ai doveri che incombono su ogni cittadino, nell'interesse del benessere della comunità.
Il collasso dell'attenzione nella schizofrenia è stato capito da almeno un secolo.
Ci sono alcuni che fanno gran caso di quello che importa ben poco, e poco caso di quel che vale molto.
È sorprendente: il potere della morte umana di far rinsavire. Ha più peso di ogni parola, di ogni argomento: è la forza ultima. Si impossessa della tua attenzione e del tuo tempo. E ti lascia cambiato.
Sapere in quale parte del corpo portare l'attenzione e come respirare, annulla all'istante l'effetto della disperazione.