Uno scrittore ha sempre una vita di scorta quando ha deciso di barare con la sua.
Il mito della Madonna consegna la donna o alla castità e conseguente rinnegamento della sessualità o alla puttanaggine, che è l'altra faccia della medaglia della santità e dell'innocenza.
La storia dell'umanità è la storia dei suoi traumi, cioè dei suoi viaggi fuori da un ennesimo feto verso la speranza di un'ennesima sopravvivenza.
Non essendo cattolico, detesto la seduzione classica dell'inganno, dell'intrigo, del ti-vedo-non-ti-vedo o tramite il dispiego di qualsivoglia carisma intellettuale o sociale al fine, risibile, di una scopata.
Perché il Potere, se è vero, è vero anche quando è millantato, mentre l'amore, agli occhi del Potere, non può essere che millantato anche se è vero.
Chi snatura le parole, snatura la realtà degrada ogni possibile naturalezza dei sentimenti.
La professione di scrivere libri fa apparire le corse dei cavalli un'attività solida, stabile.
Per istruirsi uno scrittore dovrebbe più vivere che leggere. Per divertirsi uno scrittore dovrebbe più scrivere che leggere. Allora possono nascere quei libri che il pubblico legge per istruirsi e divertirsi.
Se volete fare gli scrittori, ci sono due esercizi fondamentali: leggere molto e scrivere molto.
Il compito dello scrittore non è di esaltare il poco di bello che c'è: è di cercare il male, il brutto, e poi di denunciarlo. Il compito dell'uomo non è accontentarsi: è ribellarsi. Solo attraverso la ribellione si può cercare la verità.
Lo scrittore deve insegnare a se stesso che la cosa più vile è aver paura.
Uno scrittore professionista è un dilettante che non ha mai smesso di scrivere.
Quando uno scrittore diventa un classico non c'è più bisogno di leggerlo: basta citarlo.
Talora uno scrittore, per dire troppo, diventa più comico dei suoi personaggi.
Gli scrittori si forgiano nell'ingiustizia come si forgiano le spade.
Agli scrittori piace soltanto la puzza dei propri stronzi.