Il Papa è un divino Otelma al quale è andata da Dio.
L'Italia legale, dall'industria all'università, dalla cultura alla politica, era un immenso bacino geografico di ladrocinii. Si falsificava la vita in tutta omertà per meglio depredarla, asservirla, depistarla.
La vera conoscenza non si accumula, la si smaltisce.
Le donne saranno perfettamente emancipate quando la forza della mente sarà eguale alla debolezza della figa tanto da, volendolo, prodursi da sé la frittata che vogliono, anche per il solo gusto di girarla.
Perché il Potere, se è vero, è vero anche quando è millantato, mentre l'amore, agli occhi del Potere, non può essere che millantato anche se è vero.
I Papi hanno commesso troppe imbecillità per crederli infallibili.
A Londra, tranne il Papa, c'è tutto. A Roma, tranne tutto, c'è il Papa.
Il papa è l'avvocato di Dio. Peccato che il suo cliente sia morto.
I Papi italiani hanno sempre dimostrato di essere dei governanti italiani contro gli italiani.
I re dispongono del loro regno, ma i papi non possono disporre del proprio.
Il papa è un idolo a cui si legano le mani e si baciano i piedi.
Che cosa fa il papa? Si domandano alcuni. "Che cosa può fare il papa", rispondono altri. Nessuno pensa che il papa ha troppe cose da perdere per essere un vero papa.
Il papa: questo rispettabilissimo e onoratissimo rappresentante del nulla in cielo sulla terra.
Uno che arriva ad affacciarsi alla finestra tutte le domeniche all'ora di pranzo per gridare a una folla di turisti in difesa della famiglia e dei figli, ma perché non si sposa lui?