Il perfetto Papà fa tutto per suo figlio: cioè non lo fa, tanto per cominciare.
Come c'è del merito nell'infelicità, c'è dell'intelligenza nell'essere felici.
Per far sì che sia come la prima volta, non incontratevi una seconda.
Se già hai l'amore, che te ne fai del matrimonio?
Un individuo individuale, l'artista in sé, è un essere senza protesi, senza stampelle, senza certezze, senza credi neppure sulla sua stessa identità.
L'uomo dei tuoi sogni non è quello dei tuoi sogni, ma l'uomo che rimorchi in questo preciso istante.
È davvero un buon padre quello che conosce suo figlio.
Beati coloro che possono sempre avere tanta forza da piangere il loro peccato contro il cuore di un padre.
Il padre più severo nei suoi rimproveri è rude nelle parole, ma padre nelle azioni.
Essere un padre di successo è un ruolo unico: quando hai un figlio, non seguirlo solo per i primi due anni.
Un padre è sufficiente per governare cento figli, ma cento figli non bastano per un padre.
Il padre è sempre altrove: deputato a difendere la famiglia, di fatto è sempre fuori della familgia a progettare la società o difendere la patria, cioè se stesso, la sua radice vitale.
Un padre è meglio di cento insegnanti.
Il vero perfetto Papà non delega del tutto alla mamma la diseducazione e rovina del proprio figlio.
Il padre essendo un'istanza inibitoria e separatrice è, nella struttura familiare, il rappresentante della società, il portatore implicito o esplicito della morale e della spiritualità.
È estinta o si sta estinguendo la stirpe dei padri. Da tempo orfani, noi generiamo degli orfani, essendo stati incapaci di diventare noi stessi dei padri.