La moderazione a tavola è la migliore medicina.
L'uomo beve e mangia eccessivamente: tutti i suoi malanni derivano dagli organi digestivi.
Bisogna alzarsi da tavola con la fame.
Chi si è guastato lo stomaco, loda la moderazione.
Chi va con fame a mensa e stracco a letto,di piume e di sapor non ha bisogno.
Mangiare troppo significa procurarsi un danno e non tutelare né la linea né la salute.
Chi non bada a ciò che mangia difficilmente baderà a qualsiasi altra cosa.
Il cibo trova sempre coloro che amano cucinare!
Prima si dovettero inventare coltello e forchetta, e poi l'umanità imparò a mangiare correttamente.
A colui al quale non importa della sua pancia, raramente, raramente importerà qualsiasi altra cosa.
L'uomo mangia per vivere e vive per mangiare.
È bene, nella vita come ad un banchetto, non alzarsi né assetati né ubriachi.
Leggere senza riflettere è come mangiare senza digerire.
Mangiare è l'atto più politico, militante e civile che possiamo compiere ed è il primo passo per riconquistare il senso critico affinché il nostro ruolo di consumatore si trasformi attivamente in consum-attore.
Il buon cibo è il fondamento della vera felicità.