758 frasi, citazioni, aforismi
Occorre sbarazzarsi del cattivo gusto di voler andare d'accordo con tutti. Le cose grandi ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze ai sottili e le rarità ai rari.
Di solito la madre, più che amare il figlio, si ama nel figlio.
Dio creò la donna e, a dire il vero, da quel momento cessò di esistere la noia; ma cessarono di esistere anche molte altre cose. La donna fu il secondo errore di Dio.
È per l'uomo come per l'albero. Quanto più egli vuole elevarsi in alto e verso la luce, con tanto più forza le sue radici tendono verso terra, in basso, verso le tenebre, l'abisso.
L'amore è lo stato in cui l'uomo vede, il più delle volte, le cose così come non sono.
La mia formula per la grandezza dell'uomo è amor fati: non volere nulla di diverso, né dietro né davanti a sé, per tutta l'eternità.
È mia ambizione dire in dieci frasi ciò che altri dicono in interi volumi.
Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore.
È prerogativa della grandezza recare grande felicità con piccoli doni.
"Io ho fatto questo" dice la mia memoria. "Io non posso aver fatto questo" dice il mio orgoglio e rimane irremovibile. Alla fine è la memoria a cedere.
Un'anima che si sa amata, ma che da parte sua non ama, rivela la propria feccia, quel che v'è d'infimo, in essa, emerge.
Per vivere soli bisogna essere o un animale o un dio, dice Aristotele. Manca il terzo caso: bisogna essere l'uno e l'altro, un filosofo.
Ciò che non mi distrugge, mi rende più forte.
Felicità non è fare sempre ciò che si vuole, ma volere sempre ciò che si fa.
Nichilismo: manca il fine; manca la risposta al "perché?". Che cosa significa nichilismo? - che i valori supremi perdono ogni valore.
Che cosa rende eroici? Muovere incontro al proprio supremo dolore e insieme alla propria suprema speranza.
Non con l'ira ma col riso s'uccide.
Non la forza, ma la costanza di un alto sentimento fa gli uomini superiori.
È vero: amiamo la vita non perché siamo abituati alla vita, ma perché siamo abituati ad amare. C'è sempre un grano di pazzia nell'amore. D'altra parte c'è sempre anche un po' di ragione nella follia.
L'Atene del terzo secolo, se potessimo visitarla, ci sembrerebbe quasi popolata di pazzi.