162 frasi, citazioni, aforismi
La pornografia è noiosa, perché fa del pettegolezzo su un mistero.
La pubblicità fa più danni della pornografia perché unisce l'inutile al dilettevole.
La natura è soltanto un luogo dove andiamo a meravigliarci di essere tanto stupidi.
La parola verità non significa nulla da quando la menzogna è diventata inutile.
La crisi della cultura. C'è sempre stata: Shakespeare non sapeva il greco e Omero non sapeva l'inglese.
La civiltà del benessere porta con sé proprio l'infelicità.
La castità è il miraggio degli osceni.
La bellezza di un libro come oggetto non può prescindere dal suo contenuto. Non c'è infatti sopruso maggiore di un libro stupido rilegato lussuosamente.
L'uomo insultava la prostituta e lei disse: Senti se vuoi farmi godere non devi chiamarmi puttana ma dirmi che mi vuoi sposare.
L'infelicità è essa stessa un vizio.
L'immaginazione al potere. Ma quale immaginazione accetterà di restarvi?
In una società come la nostra, il sesso è un fatto di cultura. Un modo di sbarazzarsi degli equivoci, di arrivare col tempo a una realtà più chiara. O almeno dovrebbe essere questo. Purtroppo è anche l'ultimo rifugio. E si avvia a diventare un'industria.
Il fascista è disposto a tutto purché gli si conceda che lui è il padrone.
Il cinema sta prevaricando sulla realtà e dà false informazioni sulla vita. Questo per il cinema corrente. Quello sperimentale dà false informazioni sui sogni.
I sessi sono due: maschile e femminile. Non avere pregiudizi sulla scelta e l'uso del sesso è una delle condizioni per una durevole tranquillità. Scegliere un sesso non deve significare la rinuncia ai piaceri che può procurare l'altro sesso.
Gli "altri" sono, bene o male, la prova che noi stiamo vivendo.
Conoscere se stesso. Dopodiché diventa impossibile vivere insieme con se stesso.
Che ne sanno i giovani di amore e di fare all'amore. Ne parlano tanto nelle loro canzoni, si baciano, fanno anche l'amore, ma che capiscono?
Certi vizi sono più noiosi della stessa virtù. Soltanto per questo la virtù spesso trionfa.
Basta alzarsi una mattina alle sette e uscire per capire che abbiamo sbagliato tutto.