436 frasi, citazioni, aforismi
Empietà. L'altrui irriverenza nei confronti del mio dio personale.
Emigrante. Un ingenuo convinto che un paese possa essere migliore di un altro.
Emancipazione. Fenomeno per cui uno schiavo sfugge alla tirannia altrui per piegarsi al dispotismo del proprio ego.
Eloquenza. Metodo per convincere gli sciocchi.
Elogio. Apprezzamento riservato a chi gode i vantaggi di essere ricco e potente, o il privilegio di essere morto.
Elezione. Semplice artificio mediante il quale una maggioranza dimostra a una minoranza che sarebbe follia tentare di resistere.
Elettore. Colui che gode del sacro privilegio di votare per l'uomo scelto da un altro uomo.
Eguale. Non peggiore di qualcos'altro.
Eguaglianza. In campo politico è quella condizione immaginaria in cui vengono contati i crani invece dei cervelli, il merito è determinato dalla sorte e i castighi dalle promozioni.
Egoista. Persona priva di considerazione per l'egoismo altrui.
Egoismo. Padre di tutte le virtù.
Eccentricità. Metodo per distinguersi così facile che gli sciocchi vi ricorrono per accentuare la propria incapacità.
Dovere. Ciò che ci spinge inflessibilmente in direzione del profitto, lungo la via del desiderio.
Dottore. Un gentiluomo che prospera con le malattie e muore con la buona salute.
Dolore. Stato d'animo particolare che può essere di origine fisiologica, se il corpo subisce qualche malanno, o psicologica, se ci tocca assistere alla fortuna di qualcun altro.
Dittatore. Capo di una nazione che preferisce la pestilenza del dispotismo alla peste dell'anarchia.
Disprezzo. Il sentimento che prova un uomo prudente nei confronti di un nemico in posizione troppo temibile per poter essere attaccato direttamente senza pericolo.
Disonestà. Importante elemento per il successo in affari cui le scuole commerciali non hanno ancora riconosciuto la dovuta preminenza fra le materie di insegnamento, sostituendola indegnamente con l'arte di scrivere.
Diplomazia. L'arte patriottica di mentire per il proprio paese.
Discriminare. Notare i particolari per cui una persona o una cosa è, se possibile, più riprovevole di un'altra.