Diplomazia. L'arte patriottica di mentire per il proprio paese.
Diplomazia: La patriottica arte di mentire per il proprio paese.
Belladonna. In Italiano una bella donna; in Inglese un mortale veleno. Un chiaro esempio dell'essenziale identità delle due lingue.
Elettore. Colui che gode del sacro privilegio di votare per l'uomo scelto da un altro uomo.
Pianoforte. Utensile da salotto, molto usato per castigare il visitatore impenitente. Lo si mette in funzione premendo sui tasti e deprimendo il morale degli ascoltatori.
Vanità: Il tributo di un imbecille ai meriti dell'asino più prossimo.
Metà dell'arte della diplomazia consiste nel non dire nulla, specialmente quando stiamo parlando.
Un diplomatico è colui che ricorda sempre il compleanno di una donna e mai la sua età.
Un diplomatico di questi tempi non è altro che un capocameriere a cui è permesso sedersi di tanto in tanto.
In diplomazia l'ultimatum è l'ultima richiesta prima di passare alle concessioni.
La prima delle cardinali è la prudenza. È qui che si battono, e spesso restano battuti, papi, vescovi, re e comandanti. Questa è la virtù caratteristica del diplomatico.
La diplomazia è l'arte di dire "Bel cagnolino!", finché non trovi un sasso.
La diplomazia rassomiglia ad un incontro di pugilato con guanti glacé nel quale il suono del gong viene sostituito dal cin cin dei bicchieri di champagne.
La diplomazia è una partita a scacchi in cui si dà scacco matto ai popoli.
Scendere a compromessi è un modo come un altro per salire.