148 frasi, citazioni, aforismi
Un giornalista in buone condizioni di salute fisica e mentale non trova mai belli gli articoli di un altro, neppure se è suo figlio. Anzi, specialmente se è suo figlio.
Forse per questo tanti giornalisti diventano arroganti e presuntuosi da vecchi: per le umiliazioni che hanno dovuto ingoiare all'inizio del mestiere.
C'è chi ha parlato di prostituzione intellettuale ma c'è una grande differenza tra una prostituta e certi giornalisti: ci sono cose che una prostituta non fa. Per questo esistono le escort.
Osservateli questi uomini in eccesso. Son sempre malati, vomitano la loro bile e chiamano quel vomito: giornale.
I giornali si dividono essenzialmente in due gruppi: quelli di partito e quelli di parte.
Per i giornalisti, la lettura dei giornali è un'attività indispensabile e la rassegna stampa uno strumento di lavoro: per sapere cosa dire occorre sapere cosa hanno detto gli altri. E' questo uno dei meccanismi attraverso i quali si genera l'omogeneità dei prodotti proposti.
Una grande quantità di cattivi scrittori vive unicamente della stoltezza del pubblico, che non vuol leggere se non ciò che è stato stampato il giorno stesso: sono i giornalisti.
Il giornalista deve avere sempre e comunque una religione del dubbio.
Grande è il giornalismo. Un abile direttore di giornale non è il governatore del mondo, essendo uno di coloro che lo persuadono?
Per un giornalista un essere umano è un oggetto avvolto nella pelle.
La prostituzione del corpo ha in comune col giornalismo la capacità di non dover sentire, ma, rispetto a esso, ha in suo vantaggio la capacità di poter sentire.
Non avere un pensiero e saperlo esprimere : è questo che fa di qualcuno un giornalista.
I giornali testimoniano ogni giorno come la più seria occupazione degli uomini sia sempre l'uccidere altri uomini.
L'umanità, una volta appresa l'arte del giornalismo non sopporta più che le si infliggano libri.
Vengo dalla scuola di giornalismo di Giovanni Minoli in cui essere bravi e preparati è il punto di partenza.
I giornali arrivavano con tale ritardo che, più che notizie, portavano storia.
Non sono le notizie che fanno il giornale, ma il giornale che fa le notizie.
Quando avevo sedici anni andai a lavorare in un quotidiano di Hong Kong. Era un giornalaccio, ma il suo editore mi insegnò una cosa importante. Il segreto di una grande storia non è chi, o il cosa o il quando, ma il perché.
Il giornalismo dovrebbe essere testimonianza e distacco, ma quando racconti storie emotivamente forti è difficile non restarne coinvolti.
È l'ultima giornalista che fa inchieste vere, in un momento in cui su tutti i giornali sono state abbandonate. E addirittura stupisce che le possa fare.