Giornalisti. Chi si salverà da questi cuochi della realtà?
Aumentano gli anni e diminuiscono le probabilità di diventare immortali.
La disattenzione è il modo più diffuso di leggere un libro, ma la maggior parte dei libri oggi non sono soltanto letti ma scritti con disattenzione.
Chi mi ama mi preceda.
L'evo moderno è finito. Comincia il medioevo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato.
La parola verità non significa nulla da quando la menzogna è diventata inutile.
I giornalisti sono scrittori, come gl'imbianchini sono pittori.
I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?
Il giornalista può essere fazioso, il giornalismo non lo è mai.
La stampa libera può, naturalmente, essere buona o cattiva, ma è certo che senza libertà non potrà essere altro che cattiva.
Il giornale è la conserva del giorno.
Le notizie, se non riportate, non hanno alcun impatto. Tanto valeva che non fossero mai accadute.
Il giornalismo non è un mestiere che consenta un tempo libero autonomo rispetto alla professione. Richiede una vocazione. Se quella vocazione non c'è, è inutile provarci.
La spottizzazione degli spazi minimi all'interno della televisione e dei giornali, indica un cambiamento rispetto a come viene proposta la pubblicità, sempre più massiccia ma al contempo sempre più invisibile, subliminale, quasi ossessiva, onnipresente.
Un giornalista non si deve schierare. I giornalisti hanno una funzione simile a quella dei giudici.
Lei si preoccupa di quello che pensa la gente? Su questo argomento posso illuminarla, io sono un'autorità su come far pensare la gente. Ci sono i giornali per esempio, sono proprietario di molti giornali da New York a San Francisco.