Giornalisti. Chi si salverà da questi cuochi della realtà?
Un giovane, va incontro alla vita: cioè, è la vita che da dietro lo spinge.
Mai epoca fu come questa tanto favorevole ai narcisi e agli esibizionisti. Dove sono i santi? Dovremo accontentarci di morire in odore di pubblicità.
Colui che crede in se stesso vive coi piedi fortemente poggiati sulle nuvole.
Nelle recite a soggetto, che siano fatte per il regista o per lo psicanalista, non assistiamo né alla vittoria del poeta né a quella degli attori, ma forse alla sconfitta di tutti; e siccome la sconfitta ci piace, continuiamo.
E pensare che questa farsa durerà ancora miliardi d'anni, dicono.
I giornalisti si scusano sempre con noi in privato per quello che hanno scritto contro di noi in pubblico.
La stampa è per eccellenza lo strumento democratico della libertà.
Lei si preoccupa di quello che pensa la gente? Su questo argomento posso illuminarla, io sono un'autorità su come far pensare la gente. Ci sono i giornali per esempio, sono proprietario di molti giornali da New York a San Francisco.
La moltitudine dei giornali è la letteratura e la tirannide degl'ignoranti.
Ma una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale come una freccia dall'arco scocca vola veloce di bocca in bocca.
Se i giornali sono utili ad abbattere i tiranni ciò è solo dovuto all'intenzione di instaurare un proprio regime tirannico.
Il giornalista è sempre uno che dopo sapeva tutto prima.
Mi piace respirare la chiarezza Sentire dentro un po' di tenerezza Rompendo i bugigattoli dei dogmi culturali stampati sulle tavole di pietra o sui giornali.
Questo coso si chiama "giornale". Stronzate, per il novanta per cento. Però è divertente. Per questo lo leggo, perché mi diverte. Tu non me lo lasci leggere. Quindi adesso divertimi con le tue stronzate, forza, raccontami una storia!
Il pettegolezzo diverte solo noi giornalisti: ce la cantiamo e ce la suoniamo.