Leggo per legittima difesa.
Sono contento di non essere nato in Francia, perché non so una parola di francese.
Di tutte le meraviglie della natura, un albero d'estate è forse la più ammirevole; con la possibile eccezione di un alce in galosce che canta una canzone di Gershwin.
In un momento tutto il film della mia vita mi è ripassato davanti agli occhi. E io non ero nel cast!
Mi stavo abituando a mettere mia moglie sotto un piedistallo.
Ringrazio Dio di non avermi fatto nascere donna. Avrei passato tutto il giorno a toccarmi le tette!
Leggere è un'attività successiva a quella di scrivere: più rassegnata, più civile, più intellettuale.
Nella lettura solitaria, l'uomo che cerca sé stesso ha qualche possibilità di trovarsi.
Chi conosce il lettore, non fa più nulla per il lettore. Ancora un secolo di lettori e anche lo spirito emanerà fetore. Che a tutti sia lecito leggere, finisce per corrompere non solo lo scrivere ma anche il pensare.
Rileggere. Si usa per i classici che si leggono la prima volta.
Leggere, per il vero lettore, non è tradurre un'altra lingua nella sua?
La lettura è una grande "fuga dalla realtà". Uno straordinario modo di frequentare mondi diverti possibili. E un modo per avere informazioni non strumentalizzate.
Non è un vero lettore, non è un philosophe lisant, colui che non ha mai provato il fascino accusatore dei grandi scaffali pieni di libri non letti.
La persecuzione contro i libri è propria di tutti i regimi dispotici, e basterebbe questo per farci amare la lettura.
Lettore, in te palpita la vita, tu fremi d'orgoglio e amore: sei come me, lettore E perciò ti dedico i miei canti.
Leggere significa affrontare qualcosa che sta proprio cominciando a esistere.