Gli uomini dovrebbero essere quello che sembrano.
Sono stato un codardo per istinto.
Ma quando penso a te, mio caro amico, ciò che era perduto è ritrovato, e ogni dolore ha fine.
L'uomo rovinato legge la sua condizione negli occhi degli altri così in fretta che egli stesso sente la sua caduta.
Ora sente il suo titolo pendergli addosso come la veste d'un gigante sul nano che l'ha rubata.
Se fare fosse facile quanto sapere ciò che va fatto, le cappelle sarebbero chiese e le catapecchie dei poveri palazzi principeschi.
Essere un uomo non significa adempiere l'ideale dell'uomo, ma invece rappresentare sé stesso come singolo.
Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non come i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita!
Ognuno è come il cielo l'ha fatto, e qualche volta molto peggio.
Ecco una gran cosa, avere la debolezza di un uomo e la tranquillità di un dio.
L'uomo è ciò che egli pensa.
Se non sei molto abile, devi essere conciliante.
Nessuno può dire di sé stesso in modo veritiero di essere una merda. Perché, se io lo dicessi, potrebbe anche essere vero in un certo senso, ma io non potrei essere intriso di questa verità: poiché in tal caso dovrei impazzire, oppure cambiare me stesso.
Dovremmo essere prima uomini, e poi cittadini.
Di ciò che posso essere io per me, non solo non potete saper nulla voi, ma nulla neppure io stesso.
È meglio essere odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo.