Non mi prendo più sul serio come un tempo, ma il lavoro è migliorato e mi diverto di più.
Riconosco per mio solo ciò che ho scritto con inchiostro simpatico.
Se solo riuscissimo a ridere di noi stessi, nel bene e nel male, sarebbe un mondo migliore.
Ci sono dei personaggi che sono considerati dei fessi - anche da me, tra parentesi - e non si può pretendere che vengano lodati. Ci sono dei personaggi che sono dei bersagli naturali, e quindi purtroppo sono oggetti di un'ironia più cattiva, più amara.
Una donna spiritosa è un tesoro, una bellezza spiritosa è un potere.
Con il mio lavoro mi rapporto in modo giocoso, senza prendermi troppo sul serio, cercando di lavorare al meglio e di divertirmi, qualsiasi sia il ruolo che mi trovo a fare.
Alcuni dei personaggi che ho interpretato più volentieri erano dei presuntuosi proprio perché mi piace prendermi gioco di persone del genere.
L'ironia alleggerisce la vita. È una scintilla d'intelligenza.
Comprendere la vanità e il ridicolo delle cose del mondo è somma sapienza; riderne è somma forza.
Credo che l'ironia sia una dote innata, io ho sempre cercato di diversificare molto le mie scelte, di cambiare per non annoiare il pubblico, mi piace misurarmi con nuovi ruoli e ho rifiutato copioni con personaggi collaudati e simili al passato.
Ogni motto richiede un proprio pubblico, e ridere degli stessi motti è prova di una vasta concordanza psichica.