È dall'ironia che comincia la libertà.
Vero o falso che sia, quel che si dice degli uomini occupa spesso altrettanto posto nella loro vita, e soprattutto nel loro destino, quanto quello che fanno.
La più grande gioia della vita è la convinzione di essere amati.
La disperazione è un contabile. Vuol far tornare i conti. Niente le sfugge. Addiziona tutto. Non molla neppure i centesimi. Rimprovera a Dio i fulmini e i colpi di spillo. Vuole sapere come regolarsi con il destino. Ragiona, pesa e calcola.
Talvolta "amico" è parola priva di senso, "nemico" mai.
La libertà è, nella filosofia, la ragione; nell'arte, l'ispirazione; nella politica, il diritto.
La vita creativa attinge sempre dalla realtà, dai suoi racconti: una realtà che romanzo, trasformo, facendola apparire più ironica e divertente di quello che è.
Prendo il lavoro molto seriamente, ecco perché oso ogni volta che devo doppiare un personaggio. Detto ciò, non sono uno che si prende troppo sul serio.
Ridere su ciò che è ridicolo, non è davvero un peccato.
Perché non ho scritto La Divina Commedia? Perché non c'ho pensato.
Dobbiamo saper anticipare il comico che c'è in noi. Così potremo evitare che gli altri si prendano gioco delle nostre imperfezioni.
Si ricorre al motto tendenzioso con speciale predilezione per poter aggredire e criticare persone altolocate che pretendono di esercitare un'autorità. In questi casi il motto è una ribellione contro questa autorità, una liberazione dall'oppressione che essa esercita.
Tutto ciò che è umano merita, riguardo alla sua genesi, la considerazione ironica; perciò l'ironia nel mondo è così superflua.
Chiamatelo fato o ironia, ma sono nata, tra tutti i Paesi della Terra, in quello meno adeguato per una sostenitrice dell'individualismo.
Non bisogna prendersi sempre sul serio.