Alcune persone fanno promesse per il piacere di romperle.
La persona istruita è esperta di tutte le lingue antiche e di quasi tutte le lingue moderne, ma non sa ne parlare con scioltezza ne scrivere correttamente nella propria.
Il pregiudizio è figlio dell'ignoranza.
Quando una cosa cessa d'essere oggetto di controversia, cessa di essere un oggetto d'interesse.
Non ci basta aver ragione: vogliamo dimostrare che gli altri hanno assolutamente torto.
Le promesse sono molto più divertenti delle spiegazioni.
Le promesse, le grandi promesse, sono l'anima della pubblicità.
Nel cerchio imperfetto del suo universo ottico la perfezione di quel moto oscillatorio formulava promesse che l'irripetibile unicità di ogni singola onda condannava a non essere mantenute.
Se cominci a promettere quanto ancora non possiedi, finirai per perdere la voglia di ottenerlo.
Non promettere quello che non puoi mantenere.
Le promesse e la pastafrolla sono fatte per essere infrante.
Oggi la promessa, così come gli oggetti, è meno eterna, tutto dev'essere consumato e non conservato, se una cosa non funziona la si butta e se ne prende un'altra. Quella del padre invece era una generazione in grado di riparare ciò che si guastava.
Cadrà una maledizione su quelli che hanno violato le loro promesse, venendo meno alla parola data e distrutto la dottrina delle Forze Armate.
Noi promettiamo con le nostre speranze e manteniamo con le nostre delusioni.