Le promesse, le grandi promesse, sono l'anima della pubblicità.
Quando gli uomini giungono a essere soddisfatti della vita di mare, non sono adatti a vivere in terra ferma.
L'orgoglio non ha gusti raffinati e si accontenta di privilegi molto meschini.
Lo spirito è ciò che è stato spesso pensato, ma che non è stato ancora espresso così bene.
Ci sono fascini fatti solo per l'ammirazione a distanza.
Promettere di non fare una cosa è il modo più sicuro perché a uno venga una voglia matta di farla.
Alcune persone fanno promesse per il piacere di romperle.
Non promettere quello che non puoi mantenere.
Bisogna avere buona memoria per poter mantenere le promesse.
Oggi la promessa, così come gli oggetti, è meno eterna, tutto dev'essere consumato e non conservato, se una cosa non funziona la si butta e se ne prende un'altra. Quella del padre invece era una generazione in grado di riparare ciò che si guastava.
In vita si promette ciò che non è in noi; in morte, ciò che speriamo nell'ultima illusione.
Le promesse e la pastafrolla sono fatte per essere infrante.
Nel cerchio imperfetto del suo universo ottico la perfezione di quel moto oscillatorio formulava promesse che l'irripetibile unicità di ogni singola onda condannava a non essere mantenute.
Non vi è nulla di più disastroso per l'individualità che mantenere le promesse, a meno che non sia ancora più disastroso per essa il dire la verità.