Le promesse sono molto più divertenti delle spiegazioni.
Il dottore mi ha detto di smettere di fare cene intime per quattro. A meno che non ci siano le altre tre persone!
Gli impiegati stanno al sicuro, i creativi su qualche ciglio di burrone che è proprio il posto loro, naturalmente.
Il teatro resiste come un divino anacronismo; come l'opera lirica e il balletto classico. Un'arte che è rappresentazione più che creazione, una fonte di gioia e di meraviglia, ma non una cosa del presente.
L'Italia conta oltre 50 milioni di attori. I peggiori stanno sul palcoscenico.
Privare la magia del suo mistero sarebbe assurdo come togliere il suono alla musica.
Nel cerchio imperfetto del suo universo ottico la perfezione di quel moto oscillatorio formulava promesse che l'irripetibile unicità di ogni singola onda condannava a non essere mantenute.
Le promesse, le grandi promesse, sono l'anima della pubblicità.
Non vi è nulla di più disastroso per l'individualità che mantenere le promesse, a meno che non sia ancora più disastroso per essa il dire la verità.
Se cominci a promettere quanto ancora non possiedi, finirai per perdere la voglia di ottenerlo.
Promettere di non fare una cosa è il modo più sicuro perché a uno venga una voglia matta di farla.
Bisogna avere buona memoria per poter mantenere le promesse.
Alcune persone fanno promesse per il piacere di romperle.
Noi promettiamo con le nostre speranze e manteniamo con le nostre delusioni.
Cadrà una maledizione su quelli che hanno violato le loro promesse, venendo meno alla parola data e distrutto la dottrina delle Forze Armate.