Anche il dolore è una medicina.
La gloria costruita su princìpi egoistici è vergogna e colpa.
Rimorso, l'uovo fatale deposto dal piacere in ogni petto dove si è fatto il nido.
Dio ha fatto la campagna e l'uomo ha fatto la città.
Dio si muove in modo misterioso, per compiere i suoi prodigi, nel mare egli calca le sue impronte, e cavalca la tempesta.
Di quando in quando uno sciocco deve pur azzeccarci, per combinazione.
Se il lamentarsi non risuscita nessuno, se il soffrire non muta una sorte immobile e fissa per l'eternità e la morte non ha mai mollato quel che si è preso, cessi un dolore in pura perdita.
L'uomo dovrebbe imparare ad affrontare il dolore perché non è tutto da gettare via. C'è un dolore che tormenta e uno che matura. Un dolore che distrugge e un altro che avvisa per tempo di ciò che occorre fare.
Nella sua testa ora, c'erano solo rabbia e questo sciocco vuoto da dove premeva il dolore.
Il limite estremo della grandezza dei piaceri è la rimozione di tutto il dolore. Dove sia il piacere, e per tutto il tempo che vi sia, non vi è posto per dolore fisico, o dell'anima, o per l'uno e l'altro insieme.
La felicità è benefica al corpo, ma è il dolore quello che sviluppa le facoltà dello spirito.
Se consideriamo sbagliato infliggere una certa quantità di dolore a un bambino senza buone ragioni, dobbiamo, a meno che non siamo specisti, considerare altrettanto sbagliato infliggere la stessa quantità di dolore a un cavallo senza buone ragioni.
In questa valle di dolore e di lagrime ho l'onore di trovarmi bene.
Breve è la vita in sé, lunga il dolor la rende.
I dolori immaginari sono di gran lunga i più reali, dato che ne abbiamo un bisogno costante e li inventiamo perché non c'è modo di farne a meno.
Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano.