Io amo e vivo in silenzio ma dietro ogni sorriso nascondo una lacrima di dolore.
Non è tanto dell'aiuto degli amici che abbiamo bisogno, ma del poter far affidamento su quell'aiuto.
Un giorno ho preso una margherita ed ho fatto "m'ama o non m'ama"... la prima volta è venuto m'ama, allora mi ama, ma la seconda è venuto non m'ama, ma non mi sono preoccupato... anche le margherite possono mentire!
La logica estensione dell'ego è Dio.
I sogni sono come le stelle, basta alzare gli occhi e sono sempre là.
Perdonami Padre poiché so quello che faccio.
Il dolore è in effetti il processo di purificazione che solo permette, nella maggior parte dei casi, di santificare l'uomo, di distoglierlo cioè dalla volontà di vita.
La felicità è benefica al corpo, ma è il dolore quello che sviluppa le facoltà dello spirito.
Se il lamentarsi non risuscita nessuno, se il soffrire non muta una sorte immobile e fissa per l'eternità e la morte non ha mai mollato quel che si è preso, cessi un dolore in pura perdita.
La morale e la civiltà vogliono che l'uomo abbia "meno dolore" ma non "più felicità".
L'uomo padrone di sè pone fine a un dolore con la stessa faciltà con la quale improvvisa una gioia.
Quei soli che capiscono tutta l'amarezza dei dolori di spirito possono consolare gli afflitti.
Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
Il dolore precede ogni piacere ed è il principio motore dell'uomo.
Il dolore è ancor più dolore se tace.
Immaginare il bene ci rende soltanto più sensibili al male. Il dente crudele del dolore non fa mai soffrire tanto come quando rode la ferita e non la taglia di netto.