L'uso corregge le leggi.
Con l'abitudine, il lavoro appare più leggero.
Non c'è legge che torni comoda a tutti.
L'abbondanza genera fastidio.
A chi opera con calma, ogni cosa è chiara e sicura; la fretta è sconsiderata e cieca.
Perché ci sia colpa, deve volerlo la mente, non il corpo.
Non v'è vita senza legge. Qualunque cosa esiste, esiste in un certo modo, secondo certe condizioni, con una certa legge.
L'autodifesa è la più antica legge della Natura.
Non è vera né buona legge quella che non ha per madre la Sofia e per padre l'Intelletto razionale.
È necessario che il popolo combatta per la sua legge come per le sue mura.
Senza legge non c'è ordine né libertà.
In assenza di pianificazione, la legge della giungla prevarrebbe.
Non v'è cosa più pericolosa di quell'assioma comune che bisogna consultare lo spirito della legge. Questo è un argine rotto al torrente delle opinioni.
Il popolo deve combattere per la sua legge come per le mura della città.
Le più grandi leggi sono indefinibili; si intravedono soltanto come orizzonti di quiete, come una promessa lontana di felicità.