La legge è il consenso di tutti scritto e promulgato per il ben comune.
Gabbia de' matti è il mondo.
Il sacerdozio non si deve far volgare, perchè perde la dignità e la credenza. Ignoranza è de' Calviniani che si stimano esser tutti sacerdoti.
La prima compagnia è legata dal bene dell'animo; la seconda del corpo; la terza della fortuna.
Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia.
In assenza di pianificazione, la legge della giungla prevarrebbe.
Tutte le leggi umane, non quelle divine, sono il risultato di uno sforzo di uomini. Altri uomini vengono, modificano, aboliscono, perfezionano. Non ci vuole nulla ad abolire. Distruggere è facile, ma ricostruire è difficile.
Chi ha fatto la legge deve essere il primo ad ubbidire alla legge.
Spesso il primo sentimento che si presenta in morale non è il migliore per la legislazione, chiave che spiega i motivi e i pretesti di molte cattive leggi.
Le leggi ottime sono le poche e brevi che s'accordano al costume del popolo e al bene comune. Le leggi tiranniche sono molti lacciuoli che ad uno o a pochi sono utili, e non s'accordano col costume pubblico, purché crescano gli pochi autori di esse.
Ogni legge è inutile e anche fatale, se la nazione non è degna della legge e fatta per la legge.
Nessuna legge, per quanto rigorosa, può rendere il pigro attivo, il dissipatore previdente o l'ubriaco sobrio.
La legge in Italia, è come l'onore delle puttane.
I deboli di mente e l'uomo di genio non dovrebbero essere uguali davanti alla legge.
L'uso corregge le leggi.