Ben di senso è privo Chi ti conosce, Italia, e non t'adora.
Finché l'uom la desia, leggiadro oggetto Certo è la donna, e cosa alma e divina; Ma nel possesso il ben cangia d'aspetto; Muore la rosa e vi riman la spina.
Del color non dipende Degli occhi la bellezza, Ma sol dalla dolcezza Che da lor piove e scende.
Nel tripudio ognun corre ad abbracciarte Sia nemico, od amico; l'allegrezza Non distingue i sembianti; un caro errore Dona gli amplessi, e negli amplessi il core.
Anche de' rei Il sangue è sacro, né versarlo debbe Che il ferro della legge.
Il bel paese ch'Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe.
I nostri rappresentanti politici attuali in Italia sono scarsi.
Gl'italiani non hanno costumi; essi hanno delle usanze.
Sangue non ce ne sarà: l'Italia è allergica al dramma, e per essa nessuno è più disposto ad uccidere e tanto meno a morire.
Forse uno dei guai dell'Italia è proprio questo, di avere per capitale una città sproporzionata per nome e per storia, alla modestia di un Popolo che quando grida "forza Roma" allude solo ad una squadra di calcio.
Governare gli italiani non è difficile, ma inutile.
L'Italia è fatta, tutto è a posto.
Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti.
Essere italiani è un lavoro a tempo pieno.
Propongo che l'Italia come Stato indipendente sia abolito e che diventi una colonia di un Paese civile.