Anche de' rei Il sangue è sacro, né versarlo debbe Che il ferro della legge.
Pace, pace una volta al mio tormento, Stanco di più patir, dai suoi legami Fugge il mio spirto, e si dilegua al vento.
Torna, o delirio lusinghier deh! torna; Né cosi ratto abbandonarmi. Io dunque Suo sposo! ella mia sposa! Eterno Iddio, Di cui fu dono questo cor che avvampa, Se un tanto ben mi preparavi, io tutti Spesi gl'istanti in adorarti avrei.
I miei misfatti, o donna, Son due: l'odio a' superbi, e immenso, e ardente Amor di libertà.
Nel tripudio ognun corre ad abbracciarte Sia nemico, od amico; l'allegrezza Non distingue i sembianti; un caro errore Dona gli amplessi, e negli amplessi il core.
La virtù difese L'iniquità; ma pur soggiacque.
Colui che oggi verserà il suo sangue insieme al mio, sarà mio fratello.
Non c'è vittoria che valga il sangue che è costata.
Il delitto di sangue è assolutamente trasversale sul piano sociale. Eppure è altrettanto evidente quanto la mentalità di un territorio vi incida.
Vedete? È sangue umano! Umano! Non divino!
Ora io vi chiedo: quanto sangue sieti disposti a versare per sopravvivere?
La nostra è una religione terribile: tutte le flotte del mondo potrebbero navigar comodamente nel sangue innocente che essa ha versato.
Dal sangue della più bella fu creato... e dal sangue della più bella sarà spezzato!
Il vero colore della vita è quello del corpo, il colore del rosso nascosto, il rosso implicito e non esplicito del cuore che vive e dei suoi battiti. E' il colore umile del sangue inedito.
Se dormendo supino provate difficoltà di respiro, o vi paja d'aver sul petto una pietra; non vi prendete paura di spiriti maligni, attesoche altro non è che la circolazione del sanguo ritardata.
C'è odore di sangue nell'aria e di morte.