I giovani hanno timori esagerati, i vecchi fiducie eccessive.
Morire sì, non essere aggrediti dalla morte. Morire persuasi che un siffatto viaggio sia il migliore. E in quell'ultimo istante essere allegri come quando si contano i minuti dell'orologio della stazione e ognuno vale un secolo.
Le mie giornate sono frantumi di vari universi che non riescono a combaciare. La mia fatica è mortale.
La vita io l'ho castigata vivendola.
Ispirazione per me è indifferenza. Poesia: salute e impassibilità. Arte di tacere. Come la tragedia è l'arte di mascherarsi.
A trent'anni l'uomo si sospetta uno sciocco. Lo sa a quarant'anni, e riforma il suo programma; a cinquanta rimprovera i suoi tristi indugi, e si sforza di risolvere i suoi propositi di prudenza con tutta la magnanimità del pensiero. Risolve, e risolve ancora, e poi muore lo stesso.
L'uomo ha ogni anno un anno in più; la donna due di meno.
La seconda età ci toglie l'entusiasmo della prima e non ci dà la rassegnazione della terza.
Procura che la tua amata sia più giovane di te, o il tuo affetto per lei non durerà.
L'uomo che è detestato a quarant'anni, lo resterà tutta la vita.
Ogni sera siamo più poveri di un giorno.
Quando hai ottant'anni hai probabilmente imparato tutto nella vita. Il problema è ricordarlo.
Una certa età è sempre un'età incerta.
Un uomo di sessanta può certi giorni sentirsi giovane. Una donna non vi riesce più nemmeno a cinquanta.
Non si è giovani dopo i quarant'anni, ma si può essere irresistibili a tutte le età.