Quello che ci manca ci attira. Nessuno ama la luce come il cieco.
L'utopia deve accettare il giogo della realtà, deve essere inquadrata nei fatti. Ogni idea astratta deve trasformarsi in un'idea concreta; ciò che ogni idea perde in bellezza, lo acquista in utilità; viene rimpicciolita, ma è più efficace.
La vita non è che una lunga perdita di tutto ciò che si ama. Ci lasciamo dietro una scia di dolori. Il destino ci confonde con una prolissità di sofferenze insopportabili. E con tutto ciò ci si stupisce che i vecchi si ripetano. È la disperazione che ci rimbecillisce.
Ho incontrato per strada un uomo molto povero ed innamorato, portava un vecchio cappello ed un cappotto strappato. L'acqua gli entrava nelle scarpe e le stelle nell'animo.
Un uomo non è un pigro, se è assorto nei propri pensieri; esistono un lavoro visibile ed uno invisibile.
La perseveranza è, rispetto al coraggio, ciò che è la ruota rispetto alla leva; il perpetuo rinnovarsi del punto di appoggio.
Gli artisti, le farfalle, gli ubriachi vanno avanti a zig zag. Soltanto i ciechi e le locomotive van sempre dritto, e se la terra non fosse rotonda ne cascherebbero fuori nell'etere.
L'amore non muore mai di morte naturale. Muore di cecità, errori e tradimenti. Muore di stanchezza e deperimento, di appannamento.
Non l'amore bisogna dipingere cieco, ma l'amor proprio.
La fortuna è cieca.
"Come va?", disse un cieco a uno zoppo. "Come vede", rispose lo zoppo.
La più parte degli uomini è eroticamente cieca, poiché commette l'imperdonabile malinteso di scambiare eros con sessualità.
La cecità di chi cade preda della demagogia nazionalista è sorprendente.
Noi tutti, vedenti e non vedenti, ci differenziamo gli uni dagli altri non per i nostri sensi, ma nell'uso che ne facciamo, nell'immaginazione e nel coraggio con cui cerchiamo la conoscenza al di là dei sensi.
Un guercio è molto più incompleto di un cieco. Sa cosa gli manca.
Un matematico è un cieco in una stanza buia che cerca un gatto nero che non è lì.