Negli uomini pubblici l'amicizia è o interessata o falsa, e sempre corta.
Quell'istinto ispirato dall'alto che costituisce il genio non vive che nella indipendenza e nella solitudine.
Il dolore, in chi manca di pane, è più rassegnato.
Gli uomini non potendo per se stessi acquistare la propria e l'altrui stima, cercano di innalzarsi, paragonando que' difetti che per ventura non hanno, a quelli che ha il loro vicino. Ma chi non si ubriaca perché naturalmente odia il vino, merita lode di sobrio?
Il coraggio non deve dar diritti per soperchiare il debole.
A chi non ha patria non istà bene l'essere sacerdote, né padre.
Le amicizie vere sono quelle che si fondano sul sentimento; l'amico non giudica, comprende.
Non abbiamo tanto bisogno dell'aiuto degli amici, quanto della certezza del loro aiuto.
Gli amici sono come i denti. Li perdiamo nel corso degli anni, e non sempre in modo indolore.
Chi osa chiedere all'amico qualsiasi favore, con la sua stessa richiesta ammette di esser pronto a tutto per l'altro.
Se vi separate dall'amico non addoloratevi, perché la sua assenza vi illuminerà su ciò che in lui amate.
L'amicizia è più utile al mondo che non le ricchezze. Non c'è nessuno che ami le ricchezze solo per le ricchezze, ma c'è chi ama l'amico solo per l'amico.
Quando un'amica diventa troppo costosa non resta che sposarla.
In nulla mi considero felice se non nel ricordarmi dei miei buoni amici.
È più facile vedere un amore estremo che un'amicizia perfetta.
L'amicizia è - ma non in senso peggiorativo - il meno naturale degli affetti, il meno istintivo, organico, biologico, gregario e indispensabile.