Gli uomini non hanno che due freni, il pudore e la forca.
L'uomo dabbene in mezzo a' malvagi rovina sempre; e noi siam soliti ad associarci al più forte, a calpestare chi giace, e a giudicar dall'evento.
Sente assai poco la propria passione, o lieta o triste che sia, chi sa troppo minutamente descriverla.
Nell'obbedire all'onore, quand'anche ci comanda d'essere sciaguratissimi, si sente pur sempre una delicatissima e magnanima voluttà che ci compensa di tutti i dolori.
Le sciocche e laide abitudini sono le corruzioni della nostra natura.
Un amante infelice merita di essere compianto; ma un amante riamato, che soffre ogni ora i tormenti dell'inferno, merita di essere rispettato.
L'uomo è per natura superiore, la donna inferiore; il primo comanda, l'altra ubbidisce, nell'uno v'è il coraggio della deliberazione, nell'altra quello della subordinazione.
Diventare uomini è un'arte.
L'uomo è un prodotto di lotte intime e sociali, la cui soluzione provvisoria va cercata in quel dialogo infinito con gli altri, capace di allargare la sua visione del mondo, la cui angustia è la vera responsabile dell'acuirsi del dolore nell'insolubilità dei problemi.
Un uomo può indossare ciò che vuole. Resterà sempre un accessorio della donna.
L'uomo è lo zimbello più facile di sé stesso, perché quello che vuole che sia vero generalmente lo ritiene vero.
Ogni uomo, in quanto alle donne, ne ha una che più delle altre ricorda, e ama, quando le ore di solitudine richiamano il passato.
Più un uomo è un farabutto, più le sue amanti gli sono affezionate. Solo quando un uomo si comporta secondo la decenza e tratta le donne come fossero degli esseri umani, allora passa dei guai.
Un uomo con un grosso conto in banca non può essere brutto.
Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza.
Gli uomini sono agitati e turbati, non dalle cose, ma dalle opinioni che hanno delle cose.