Credere, soprattutto, permette di perdonare.
Non è un governo arrogante quello che sceglie delle priorità. E' irresponsabile quello che non riesce a sceglierle.
La fede risponde al desiderio umano più fondamentale, irresistibile, "irreprimibile" di fare del bene, di migliorarsi, di pensare e agire oltre i limiti degli egoismi umani.
La fede "corregge", in modo necessario e vitale, la tendenza dell'umanità al "relativismo".
La minaccia di Saddam Hussein e delle armi di distruzione di massa ‐ chimiche, biologiche, probabilmente nucleari ‐ ebbene, quella minaccia è reale.
Il potere senza principi è sterile, ma i principi senza potere sono inutili. Questo è un partito di governo, e lo guiderò come un partito di governo.
Il perdono è l'ornamento dei forti.
Il perdono è del coraggioso, non del vigliacco.
Quando le donne ci amano, ci perdonano tutto, persino i nostri crimini. Quando non ci amano, non danno credito a nulla, nemmeno alle nostre virtù.
Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo.
Se non vuoi adirarti con i singoli, devi perdonare tutti.
Quando il male passa, perdoniamo Dio.
Ciò che logora le nostre anime nel modo più rapido e peggiore possibile è perdonare senza dimenticare.
Che Dio ci perdoni, e ci perdonerà. È il suo mestiere.
Perdoniamo tutto a noi stessi e nulla agli altri.
Spesso perdoniamo quelli che ci annoiano, ma non possiamo perdonare quelli che noi annoiamo.