Gli uomini sentono più lentamente il bene, che non il male.
La città è travagliata da questi due vizi: l'avarizia e la lussuria; e queste pesti hanno rovinato tutte le grandi cose dell'impero.
Roma intanto prospera sulle rovine di Alba.
L'uso corregge le leggi.
Spesso, e soprattutto in guerra, le cose fittizie valgono quanto le cose reali e chi crede di poter far affidamento su qualche aiuto, proprio come se davvero ne disponesse, si salva grazie al morale che ricava dalla speranza e dalla voglia di osare.
Tutti hanno di dispiacersi quando sono superati in qualcosa dai parenti.
Che mai farebbe il tuo bene se non esistesse il male, e come apparirebbe la terra se vi scomparissero le ombre?
Il buono vive in società, il malvagio da solo.
Non è sufficiente fare del bene: bisogna farlo nella maniera corretta.
M'importava assai poco che l'accordo ottenuto fosse esteriore, imposto, probabilmente temporaneo; sapevo che il bene e il male sono una questione d'abitudine, che il temporaneo si prolunga, che le cose esterne penetrano all'interno, e che la maschera, a lungo andare, diventa il volto.
Ognuno ha in sé inferno e paradiso.
Il bene non è sempre in poter nostro!
Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.
La saggezza è la conoscenza del bene e del male, non la capacità di scegliere tra le due cose.
È sempre un errore contemplare il bene ed ignorare il male, perché rende le persone negligenti e le porta a compiere disastri. Esiste un pericoloso ottimismo dell'ignoranza e dell'indifferenza.
La fede aiuta a distinguere il bene e il male, a scegliere la via giusta nei momenti di difficoltà.