Bisogna fidarsi pochissimo di una grandissima fortuna.
Ognuno ha in mano la propria sorte.
Pochissimo deve fidarsi l'uomo quando è giunto al sommo di ogni fortuna.
Il suo ingegno gli propiziò abbondanza di opere e di riconoscimenti.
Coloro ai quali per la prima volta arride il successo impazziscono perché non sanno padroneggiare la loro gioia.
La gloria disdegnata ritorna talvolta, a tempo debito, accresciuta.
Ci lusinga di più il cieco favore della fortuna che il riconoscimento dei nostri meriti.
Chi conta sulla fortuna, non è mai sicuro di una cena.
È il marchio dell'uomo inesperto non credere nella fortuna.
La fortuna ci corregge di parecchi difetti, di cui non saprebbe correggerci la ragione.
Un colpo di fortuna è un duro colpo per i tossicodipendenti da lamentela.
Ci vuole una grande fortuna per fare fortuna.
Bisogna regolarsi con la fortuna come con la salute: goderne quando è buona, pazientare quando è cattiva, e non ricorrere a estremi rimedi che in caso di estremo bisogno.
Comportatevi con la fortuna come con le cattive paghe, non disdegnate i più piccoli acconti.
Alcune persone vorrebbero che la loro fortuna fosse imburrata.
La fortuna è come il vetro, così come può splendere, così può frangersi.