È il marchio dell'uomo inesperto non credere nella fortuna.
È impossibile comunicare la sensazione della vita di un qualsiasi momento della propria esistenza, ciò che rende la sua verità, il suo significato, la sua essenza sottile e penetrante. È impossibile.
La vita, per essere piena e reale, deve contenere la preoccupazione del passato e dell'avvenire in ogni attimo del fuggevole presente; il lavoro quotidiano deve essere compiuto per la gloria dei trapassati e per il benessere dei posteri.
La madre delle invenzioni è la necessità, ma anche la paura non è priva di ingegnosi sotterfugi.
La natura ha benignamente provveduto a che ciascuno sia un eroe per il suo cameriere, altrimenti bisognerebbe che gli eroi si spazzolassero gli abiti da sé.
La vanità gioca orrendi scherzetti alla nostra memoria.
La Fortuna sa far entrar in porto anche le navi senza timoniere.
Bisogna regolarsi con la fortuna come con la salute: goderne quando è buona, pazientare quando è cattiva, e non ricorrere a estremi rimedi che in caso di estremo bisogno.
Meglio è vincere il nemico con la fame che col ferro, nella vittoria del quale può molto più la fortuna che la virtù.
È più facile ottenere un favore dalla fortuna piuttosto che trattenerla.
Anche per i più grandi uomini di stato fare politica vuol dire improvvisare e sperare nella fortuna.
La fortuna, quando si decide a girare dalla tua parte, può essere addirittura imbarazzante nella sua frenesia di dare schiaffi alla miseria.
Non sono sicuro se alcune persone siano più fortunate di altre, ma una cosa è certa: posto giusto, momento giusto, o qualunque altro tipo di definizione si voglia trovare, alcune persone hanno più opportunità rispetto ad altri.
Multos fortuna liberat poena, metu neminem.
Non è tuo ciò che la fortuna ha fatto tuo.
Certo che ho avuto una fortuna fantastica! Ma la fortuna è un po' come il coraggio: può darsi che in parte venga da sé, ma in gran parte si può farsela da soli.