Il compito attuale dell'arte è di introdurre il caos nell'ordine.
La felicità è come la verità: non la si ha, ci si è. Per questo nessuno che sia felice può sapere di esserlo. Per vedere la felicità, ne dovrebbe uscire. L'unico rapporto fra coscienza e felicità è la gratitudine.
Sei amato solo dove puoi mostrarti debole senza provocare in risposta la forza.
C'è un criterio quasi infallibile per stabilire se un uomo ti è veramente amico: il modo in cui riporta giudizi ostili o scortesi sulla tua persona.
Auschwitz inizia ogni volta che qualcuno guarda a un mattatoio e pensa: sono soltanto animali.
La vera felicità del dono è tutta nell'immaginazione della felicità del destinatario.
Il bello è la prova sperimentale che l'incarnazione è possibile. Per questo ogni arte di prim'ordine è, per sua essenza, religiosa.
La componente filistea nella vita non è l'incapacità di comprendere l'arte. Persone incantevoli come pescatori, pastori, aratori, contadini e simili non sanno niente dell'arte e sono il vero sale della terra.
L'arte si rivolge a tutti nella speranza di essere, prima di tutto, sentita, di suscitare uno sconvolgimento emotivo.
Chi ha compreso una volta che cosa sia veramente il bello si è guastato per il futuro tutte le gioie che l'arte gli poteva dare.
L'arte è una tregua spirituale e immateriale dalle difficoltà della vita.
Per l'artista non esiste mai nulla di brutto in natura.
Gli artefici trattano delle cose dell'arte loro.
L'arte è la nostra vigorosa protesta, il nostro coraggioso tentativo di insegnare alla natura il proprio ruolo.
È solo il battitore d'asta che può ammirare egualmente e imparzialmente tutte le scuole d'arte.
La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita non basta.