L'arte è magia liberata dalla menzogna di essere verità.
Nei migliori dei casi uno regala quello che gli piacerebbe per sé, ma di qualità lievemente inferiore.
Gli uomini celebri sono sempre di cattivo umore. Si trasformano in articoli di mercato, diventano estranei e incomprensibili a se stessi e immagini viventi di sé tali e quali come morti.
Nella psicoanalisi non c'è nient'altro di vero che le sue esagerazioni.
Auschwitz inizia ogni volta che qualcuno guarda a un mattatoio e pensa: sono soltanto animali.
Quel che rende interessante o significativa un'opera d'arte è qualcosa di ben diverso dall'espressione di sé.
Arte non è, se ottien l'effetto a caso.
Non è vero che l'arte è fatta di puri attimi di ispirazione. L'arte rispecchia tutto l'intelletto dell'uomo; co' suoi culmini d'intuito e col suo substrato di logicità.
L'arte non è imitazione della realtà, ma interpretazione individuale di essa.
Un'opera che aspiri, per quanto umilmente, alla condizione di arte, dovrebbe portare in ogni riga la propria giustificazione.
L'arte è un'attività umana il cui fine è la trasmissione ad altri dei più eletti e migliori sentimenti a cui gli uomini abbiano saputo assurgere.
L'arte è il culto dell'errore.
Non essere mai soddisfatti: l'arte è tutta qui.
Col fumetto posso fare di tutto, perché non è un'arte minore. E perché se l'arte è comunicazione, cosa c'è di più comunicativo del fumetto?
Farci sentire piccoli nel modo giusto è una funzione dell'arte; gli uomini possono farci sentire piccoli solo nel modo sbagliato.