L'arte è il culto dell'errore.
L'attaccamento alla famiglia ha reso l'uomo carnivoro.
Il lusso non è un piacere, ma il piacere è un lusso.
I mezzi per sviluppare l'intelligenza hanno aumentato il numero degli imbecilli.
Dovunque appare l'arte, scompare la vita.
La nostra testa è rotonda per permettere ai pensieri di cambiare direzione.
L'artista deve creare cose belle, ma senza infondere in loro nulla della sua vita. Viviamo in un'epoca in cui gli uomini trattano l'arte come se dovesse essere una forma di autobiografia. Abbiamo perduto il senso della bellezza astratta.
L'arte si rivolge a tutti nella speranza di essere, prima di tutto, sentita, di suscitare uno sconvolgimento emotivo.
È molto triste per i superstiti individui che l'arte moderna, nata come tragedia, si sia capovolta in commedia o in farsa.
V'è una sola cosa al mondo eternamente bella, giovane e feconda: l'arte divina.
La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita non basta.
L'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.
Che cos'è l'arte, signore? È la natura concentrata.
L'arte non chiede mai a nessuno di fare nulla, di pensare nulla, di essere nulla. Esiste come esiste l'albero, si può ammirare, ci si può sedere alla sua ombra, si possono coglierne banane, si può tagliarne legna da ardere, si può fare assolutamente tutto quel che si vuole.
Se l'arte servisse a redimere l'uomo, lo potrebbe fare solo riscattandolo dalle responsabilità della vita, restituendogli un'inaspettata fanciullezza.
La felicità è un'opera d'arte. Trattatela con cura.