Attorno agli ammalati bisogna essere allegri.
La promessa tu mantieni da secoli: dei tuoi figli la ricchezza è la pace.
Liberato dagli scrupoli, dalla sensibilità eccessiva, lo spirito mio si sviluppò.
Se qualche volta cado per mia debolezza, il vostro sguardo divino purifichi subito la mia anima consumando tutte le mie imperfezioni, come il fuoco che trasforma ogni cosa in se stesso.
La perfezione consiste nel fare la sua volontà, nell'essere come vuole lui.
È impossibile alla parola umana ridire cose che il cuore può appena intuire.
Se so che ho una cosa grave e so che esiste, non mi preoccupo, me ne occupo.
Per malattia si deve intendere un intempestivo approssimarsi della vecchiaia, della bruttezza e dei giudizi pessimistici cose che sono in relazione fra loro.
L'ammalato ribelle fa il medico crudele.
La malattia è una convinzione ed io nacqui con quella convinzione.
Non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Non è qualcosa da tenere nascosta. È, come dire, quella parte della nostra carta d'identità che ci fa rassomigliare di più A Gesù Cristo. È una tessera di riconoscimento incredibile, straordinaria.
Fa bene qualche volta essere malato.
Non era triste che la maggior parte delle persone si dovesse ammalare per rendersi conto che è bello vivere?
È la malattia che rende piacevole e buona la salute.
La malattia è il lato notturno della vita.
Quell'agente patogeno, mille volte più virulento di tutti i microbi, l'idea di essere malati.