La fame è la miglior salsa del mondo.
Se la gelosia è un segnale d'amore, è come la febbre dell'ammalato, per il quale averla è un segnale di vita, ma di una vita malata e mal disposta.
Questa è la parte di un uomo saggio, conservarsi oggi per l'indomani, e non arrischiare tutte le sue uova in un cesto solo.
Ove in eminente grado virtù risiede, ivi piomba la persecuzione; e pochi o niuno dei celebri personaggi delle andate età si sottrassero all'acuto morso della calunnia o della più fina malizia.
Dove c'è musica non può esserci nulla di cattivo.
Questa che chiamiamo fortuna, è una donna ubriaca e capricciosa, ma soprattutto cieca, e così non vede ciò che fa, né sa chi getta nella polvere né chi invece porta sugli altari.
Dopo mesi di fame, ci siamo improvvisamente ritrovati in grado di consumare i pasti come fossero destinati agli dei, e con l'appetito che gli dei avrebbero potuto invidiarci.
Nell'anima degli affamati i semi del furore sono diventati acini, e gli acini grappoli ormai pronti per la vendemmia.
La pigrizia è madre. Ha un figlio, il furto, e una figlia, la fame.
La fame insegna a trovar espedienti.
Dicono che chi è sazio non può capire chi è affamato; io aggiungo che un affamato non capisce un altro affamato.
L'appetito era l'espressione di un mondo satollo e soddisfatto, pronto alla resa. Un popolo che assapora invece di mangiare, che stuzzica invece di sfamarsi, è già morto e non lo sa.
La mia preghiera è che l'America non venga meno a se stessa e rinnovi la propria identità nella fedeltà ai principi morali e religiosi e nel servizio a un mondo bisognoso di pace e di diritti umani, un mondo affamato di pane e assetato di giustizia e di amore.
Il divismo è finito negli Anni Cinquanta e nacque dopo la guerra perché c'era la fame e la gente voleva sognare un mondo che non era la realtà. C'era un'ingenuità diversa da oggi.
Se solo fosse facile far sparire la fame strofinandosi la pancia come lo è masturbarsi.
Il matrimonio è una cosa esagerata: è come se uno che ha fame comprasse un ristorante.