I figli sono le ancore della vita di una madre.
Di molto, il primo elemento della felicità è l'essere saggio.
Nessuno ama colui che porta cattive notizie.
È proprio dell'uomo saggio sopportare bene i colpi della sorte.
Di quelli che architettano nell'ombra qualcosa, l'animo, benché nascosto, anzitempo suole tradirsi.
Chi ha paura non fa che sentir rumori.
Passiamo i primi dodici mesi della vita dei nostri figli ad insegnare loro a camminare e a parlare, e i seguenti dodici anni a dire loro di sedersi e tacere.
Quel che non bisogna assolutamente che i figli sappiano, è che li si è fatti nascere.
Gli esseri i più feroci, sono disarmati quando s'accarezzano i loro figli.
Ci vogliono vent'anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un'altra donna per farne un idiota.
Quando si pretende di allevare con ogni cura quattro figli, non ci si può lamentare se, alla fine del mese, i conti del fruttivendolo e del farmacista si equivalgono.
La piena utilizzazione della vita è raggiunta dalle donne che hanno figli. Quella è la loro certezza.
Niente per una donna è più simile al paradiso di un figlio che le farà sognare l'amore per sempre.
I figli hanno sempre un desiderio ribelle di essere disillusi da ciò che ha affascinato i loro padri.
Ciò che il padre ha taciuto, prende parola nel figlio; e spesso ho trovato che il figlio altro non era, se non il segreto denudato del padre.