Ci sono due solitudini: quella in cui si è re, quella in cui si è sudditi.
Chi ha tanti amici non è fortunato, è ingenuo.
L'aria è la stessa: il poeta inspira, l'aforista espira.
Non si perdona agli altri di averci visto sbagliare.
Chi ama volare non ama essere preso per mano.
Idealmente, i nostri muscoli dovrebbero obbedire alla nostra volontà. Ragionevolmente, la nostra volontà non dovrebbe essere dominata dalle azioni riflesse dei nostri muscoli.
Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d'obbedienza fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza, però bisogna farne altrettanta per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni.
Chi è nato per obbedire, obbedirebbe anche sul trono.
Impara ad obbedire prima di comandare.
Non buttare la vita obbedendo agli ordini di qualche idiota.
Se obbedissi al primo impulso passerei le giornate a scrivere lettere di ingiurie e di addio.
Gli uomini hanno un pregiudizio iniziale contro i tiranni; ma quando i tiranni o gli aspiranti tali propinano loro propaganda adrenalinica circa la malvagità del nemico, specialmente quando il nemico è debole e quindi è facile dargli addosso, allora sono pronti a seguire, e con entusiasmo.
Quelli che ubbidiscono sono per lo più la copia perfetta di quelli che comandano.
Se il Bene, invece che estraneo, incomprensibile, un altrui capriccio, ci apparisse nostro, espressione di ciò che vogliamo profondamente, non ci sarebbe alcun merito ad obbedirgli, poiché non vi sarebbe alcuna amarezza.
Se dire religione significa dire imposizione, allora il suo concetto, che dovrebbe racchiudere la libertà per eccellenza, diventa questione di fideistica obbedienza.