La vera felicità risiede nella virtù.
Non vi è vento favorevole per il marinaio che ignora la rotta.
La memoria rinnova l'angoscia della paura, il prevedere il futuro ce l'anticipa; nessuno è infelice solo per il presente.
A me bastano poche persone, anzi una sola o addirittura nessuna.
Mantenere i propositi fatti richiede più impegno che concepire onesti propositi.
Perciò non devi attribuire a Epicuro quei pensieri che t'ho inviato: sono di dominio pubblico, e soprattutto della nostra scuola. La verità è accessibile a tutti, non è dominio riservato di nessuno, e il campo che essa lascia ai posteri è ancora vasto.
La felicità è una grattatina per ogni prurito.
Comunque la felicità non è che sia fare sempre quello che si vuole, semmai è volere sempre quello che si fa.
Per farsi un amico ci vuole quasi una vita. Bisogna essere stati poveri insieme e qualche volta felici.
La felicità va cercata come si cerca ogni altra cosa della vita e non è mai troppo tardi per trovarla. Essa arriva se la cerchiamo con tutte le forze e spesso è più vicina di quanto pensiamo.
Vivere per gli altri, non è soltanto la legge del dovere, è anche la legge della felicità.
La felicità sfonda.
La vera felicità è l'illusione di raggiungerla.
La vera felicità non consiste in una moltitudine di amici, ma nel valore e nella scelta.
La felicità non è cosa facile: è molto difficile trovarla in noi stessi e impossibile trovarla altrove.
La felicità fondamentale dipende più di qualunque altra cosa da ciò che si può chiamare un cordiale interesse per le persone e le cose.