Quando insegnano, gli uomini imparano.
Una parte della salute sta nel voler essere curati.
Comportati con il tuo inferiore come vorresti che il tuo superiore agisse con te.
Povero non è chi possiede poco, ma chi desidera di più.
Chi è diventato amico per convenienza, per convenienza finirà di esserlo. Se nell'amicizia si ricerca un utile, per ottenerlo si andrà contro l'amicizia stessa.
Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.
Noi, nel nostro sistema educativo, abbiamo gravato la memoria d'un peso di fatti sconnessi, e con fatica tentato di impartire il nostro sapere laboriosamente acquisito. Insegniamo alla gente a ricordare, non le insegniamo mai a crescere.
Non si può insegnare a più d'uno. Non s'impara qualcosa dagli altri che nelle conversazioni a due, dove colui che insegna si adatta alla natura dell'altro, rispiega, esemplifica, domanda, discute e non detta il suo verbo dall'alto.
In definitiva, ha qualcosa da insegnare solo chi non vuole insegnare.
Tutti gli sciocchi credono a quello che dicono i loro insegnanti, e chiamano la loro credulità scienza o moralità con la stessa fiducia con cui i loro padri la chiamavano rivelazione divina.
Bisogna insegnare agli uomini avendo l'aria di non insegnare affatto, proponendo loro cose che non sanno come se le avessero soltanto dimenticate.
Non puoi insegnare al granchio a camminare diritto.
Insegnando s'impara.
Il buon insegnamento è per un quarto preparazione e tre quarti teatro.
Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.