Quando consideri il numero di uomini che sono davanti a te, pensa a quanti ti seguono.
La memoria rinnova l'angoscia della paura, il prevedere il futuro ce l'anticipa; nessuno è infelice solo per il presente.
Non credere che si possa diventare felici procurando l'infelicità altrui.
In verità non è povertà, se è lieta; povero è non chi possiede poco, ma chi desidera di più.
Godiamo avidamente della presenza degli amici, perché non sappiamo per quanto tempo ci possa toccare.
Ti stupisci che fuggire non ti serva? I mali che fuggi sono in te.
Penso, quindi Cartesio esiste.
Si può essere qualcuno semplicemente pensando.
Non possiamo pensare nulla d'illogico, ché altrimenti dovremmo pensare illogicamente.
Pensa male, non ti sbaglierai.
Comune a tutti è il pensare.
Un uomo può sopportare molto finché può sopportare se stesso. Può vivere senza speranza, senza amici, senza libri, perfino senza musica, fino a quando può ascoltare i propri pensieri.
Tutta la vita dello Stato e della società è fondata sul tacito presupposto che l'uomo non pensi. Una testa che non si offra in qualsiasi situazione come un capace spazio vuoto non avrà vita facile nel mondo.
Date al solitario pensatore la più cara delle sue gioie, quella di sapersi vivo nella vita di tutti.
Un altro può anche pensare per me, ma non è desiderabile che lo faccia precludendomi la possibilità di pensare per me stesso.
Pensatore a catena. A uno che ha molto pensato, ogni nuovo pensiero che sente o legge, appare subito in forma di catena.