Penso, quindi Cartesio esiste.
Una bella donna può essere dipinta come un totem, una regina, una sfinge, una dea, ma non come una donna.
Comune a tutti è il pensare.
Mentre smettiamo di pensare, spesso perdiamo la nostra opportunità.
Per "pensiero" io intendo tutto l'insieme - pensato, sentito, il corpo, l'intera società coi suoi pensieri condivisi - è tutto un unico processo.
Il pensiero è un dinamismo dialogico ininterrotto, una navigazione tra Scilla e Cariddi verso le quali la trascina ogni egemonia di uno dei processi antagonisti.
C'è un luogo fatto apposta per pensare, questo è la vasca da bagno. Basta immergersi al buio per dieci minuti e i pensieri arrivano da soli.
Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.
Un uomo che pensi correttamente, molto probabilmente pensa ai propri affari. Quando non è così, egli smette di pensare ai propri insignificanti affari per occuparsi di quelli degli altri.
Non si pensa nello stesso modo su una stessa cosa la mattina e la sera. Ma dov'è il vero, nel pensiero della notte o nello spirito del mezzogiorno? Due risposte, due razze di uomini.
A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si indovina.
Noi siamo quello che pensiamo.