Non credere che si possa diventare felici procurando l'infelicità altrui.

Lucio Anneo Seneca
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La nostra interpretazione

L'aforisma di Lucio Anneo Seneca avverte contro la falsità e l'incoerenza nell'intento umano. Esso suggerisce che cercare il proprio benessere a scapito degli altri non è solo moralmente errato, ma anche inefficace per raggiungere un vero stato di felicità interiore. Seneca implica che la vera gioia e soddisfazione derivino da azioni ed emozioni genuine che rispettano l'essenza della condotta etica umana. In questo contesto, il tentativo deliberato di causare sofferenze agli altri è visto non solo come un atto malvagio ma anche come una strategia inutile per raggiungere la propria felicità. L'aforisma promuove l'idea che soltanto attraverso comportamenti altruistici e rispettosamente etiche possiamo realmente sperare di vivere soddisfatti.

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