Ognuno è infelice nella misura in cui crede di esserlo!
Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare.
Ritirati in te soprattutto quando sei costretto a stare tra la folla.
Non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto.
Nessuno scrive nel calendario i favori.
Se giudichi il denaro un bene, ti angustierà una povertà falsa.
L'origine del sentimento profondo dell'infelicità, ossia lo sviluppo di quella che si chiama sensibilità, ordinariamente procede dalla mancanza o perdita delle grandi e vive illusioni.
Il colmo dell'infelicità è esser felici senza saperlo.
Se infelice è l'innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte più infelice è chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato.
Nessuno è infelice se non per colpa sua.
È meglio essere infelicemente innamorati che essere infelicemente sposati. Alcuni fortunati riescono in tutte e due le faccende.
Se l'infelicità ama essere in compagnia, certo essa ne trova a sufficienza.
Cosa e dove saremmo senza la nostra infelicità? Essa ci è, nel vero senso della parola, dolorosamente necessaria.
Nessuno può vantarsi o sdegnarsi con verità dicendo: io non posso essere più infelice di quel che sono.
Solo recitando la propria infelicità si può superarla.
Gli uomini che sono infelici, come gli uomini che dormono male, ne menano sempre vanto.