Non è generoso chi è generoso con la roba altrui.
È quando non si ha più speranza che non si deve disperare di nulla.
L'utilità dà la misura del necessario: ma il superfluo in che modo si può misurarlo?
Ci sono tre cose da evitare con cura: l'odio, l'invidia e il disprezzo.
Crediamo facilmente alle supposizioni; non mettiamo a fuoco le cause delle nostre paure e non ce le scuotiamo di dosso; ci agitiamo e voltiamo le spalle come soldati che abbandonano l'accampamento per il polverone sollevato da un branco di pecore in fuga.
Sarà quel che dev'essere, ma ciò che è una necessità per chi si ribella, è poco più che una scelta per chi vi si adatta di buon grado.
C'è chi è generoso nel dare e chi è generoso nel ricevere.
Bisogna essere giusti prima che generosi, come si hanno delle camicie prima di avere dei pizzi.
La vita di un uomo puro e generoso è sempre una cosa sacra e miracolosa, da cui si sprigionano forze inaudite che operano anche in lontananza.
Mentre tu hai una cosa, questa può esserti tolta. Ma quando tu la dai, ecco, l'hai data. Nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre.
Le anime generose ricevono più offesa dall'essere adulate, che dall'essere ingiuriate.
Sai cos'è l'amore? È tutta gentilezza, generosità.
Il primo miracolo della generosità è di riconoscere e confessare il proprio torto.
La generosità non è altro che la pietà delle anime nobili.
Il male è che la generosità può anche essere un buon affare.
È più facile essere generosi che non rimpiangerlo.