L'opera umana più bella è di essere utile al prossimo.
Le sventure che più colpiscono gli uomini sono quelle scelte da loro.
L'uomo non conosce altra felicità se non quella che egli si va immaginando, e poi, finita l'illusione, ricade nel dolore di sempre.
Sono nato non per partecipare all'odio ma per partecipare all'amore.
Molte sono le cose mirabili, ma nessuna è più mirabile dell'uomo.
La generosità è sempre sacrificio di sé, ne è l'essenza.
La generosità non è altro che la pietà delle anime nobili.
Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.
La generosità non è spesso che l'aspetto interore che prendono i nostri sentimenti egoistici quando non li abbiamo ancora nominati e classificati.
Nei migliori dei casi uno regala quello che gli piacerebbe per sé, ma di qualità lievemente inferiore.
La generosità è innata; l'altruismo è una perversità acquisita. Non c'è somiglianza.
Chi vive guidato dalla ragione si sforza, per quanto può, di ricambiare l'odio, l'ira, il dispregio, eccetera, di altri contro di lui, con l'amore, ossia con la generosità.
Non è generoso chi è generoso con la roba altrui.
Sai cos'è l'amore? È tutta gentilezza, generosità.
Mentre tu hai una cosa, questa può esserti tolta. Ma quando tu la dai, ecco, l'hai data. Nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre.