Non dobbiamo possedere nulla che procuri un grande guadagno a chi voglia sottrarcelo.
Il saggio si abitua ai mali futuri e, mentre per gli altri diventano sopportabili dopo una lunga sofferenza, egli li rende tali con una lunga meditazione.
Certe cose proprio per questo sono meno da temere, perché fanno molta paura. Nessun male è grande se è l'ultimo.
L'amore non può coesistere con il timore.
Gli uomini oggetto di invidia sono destinati a scomparire: alcuni verranno eliminati, altri cadranno. La prosperità è inquieta: si tormenta da sé.
Di' tutte queste cose agli altri, ma in modo da udirle anche tu, nel dirle.
Ciò che possiedi di buono, ascrivilo agli dèi, non a te.
Chi può possedere in ispirito il mondo non si cura di possedere materialmente una minima parte di esso.
Chi più possiede, più debbe temere di non perdere.
Un uomo che non possiede che massime è come un ciclope il cui unico occhio è posto dietro al capo.
Quando entra in gioco il possesso delle cose terrene, è difficile che gli uomini ragionino secondo giustizia.
L'uomo, quanto più possiede, tanto meno si possiede.
Colui che poco possiede è tanto meno posseduto.
Quando l'appartenersi di una donna e di un uomo diventa possesso, allora si può essere perduti, perché si perde solo ciò che si possiede.
Di ciò che possediamo niente è necessario.