Chi si adatta bene alla povertà è ricco.
Audentis fortuna iuvat, piger ipse sibi obstat.
L'applauso della folla è la prova dell'empietà di una causa.
L'amore non può coesistere con il timore.
Bisogna vivere con questa convinzione: non sono nato per un solo cantuccio, la mia patria è il mondo intero.
È grande chi sa essere povero nella ricchezza.
Chi ha paura della povertà non è degno d'avere la ricchezza.
La legge, nella sua maestosa equità, proibisce ai ricchi così come ai poveri di dormire sotto i ponti, mendicare per le strade e rubare il pane.
È difficile non lagnarsi della povertà, mentre è facile non andare orgogliosi della ricchezza.
Nessuno di noi è povero se non desidera il superfluo e possiede il necessario, che per natura è assai poco.
Se vuoi salire fino al cielo, devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero.
La povertà non disonora nessuno, ma è maledettamente incomoda.
Chi è povero, essendo amato?
I poveretti sono come le pecore, vanno sempre con gli occhi chiusi dove vanno gli altri.
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell'uomo uno schiavo.
Colui che ha sempre lottato con la povertà conosce quanto estremamente sia conveniente la povertà.