Chi si adatta bene alla povertà è ricco.
Le nostre malattie sono nuove, come nuovo è il nostro genere di vita.
Tutto quello che deve avvenire è incerto: vivi senza indugio.
Un popolo affamato non ascolta ragioni, né gl'importa della giustizia e nessuna preghiera lo può convincere.
Il tempo scorre velocissimo e ce ne accorgiamo soprattutto quando guardiamo indietro: mentre siamo intenti al presente, passa inosservato, tanto vola via leggero nella sua fuga precipitosa.
Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro.
Quando i ricchi furfanti hanno bisogno di quelli poveri, quelli poveri possono fare il prezzo che vogliono.
La vita è una cella un po' fuori dell'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.
La legge, nella sua maestosa equità, proibisce ai ricchi così come ai poveri di dormire sotto i ponti, mendicare per le strade e rubare il pane.
La povertà non è un peccato.
Quello di essere poveri e di voler vivere da ricchi è un vizio molto diffuso.
Tutta la mia vita ho sofferto di povertà, ho affrontato molte delusioni e dolore. Ecco perché voglio fare felici gli altri e voglio che si sentano come a casa.
Un parente povero è sempre un parente lontano.
Si dice che i ricchi possono permettersi di essere caritatevoli. Be', i poveri possono permettersi di essere nobili.
I poveri sono i negri d'Europa.
L'aspetto più atroce della povertà è costituito dal fatto che rende ridicoli.